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Le chiavi dei Bianchi racconta la storia della più antica famiglia imprenditoriale al mondo che, ininterrottamente dal 1770, produce chiavi e macchine per la loro duplicazione. Matteo, il capostipite, fu fabbro a Cibiana di Cadore e servitore della Serenissima, mentre i discendenti ne continuarono il mestiere ai tempi di Napoleone, della Restaurazione, del Risorgimento e del Regno d'Italia. Fino ai nostri giorni, facendo i conti con la Rivoluzione industriale, due conflitti mondiali e il Miracolo economico italiano. A tali eventi s'intrecciano nel libro le vicende umane di quei Bianchi che hanno visto con i loro occhi i mutamenti derivati dalla diversa affettività coniugale, dall'arrivo dell'illuminazione elettrica, della ferrovia, del telefono e del cinema. Ne affiora una narrazione che esalta il legame della famiglia al territorio e il contributo ch'essa ha dato all'evoluzione della "chiave", oggetto d'uso comune che Camillo, pioniere del concetto della "duplicazione", ha esportato nel mondo e trasformato in oggetto tecnologico e di bellezza.